L’IRAP non è dovuta anche se ad essere priva di organizzazione è una impresa individuale

E’ pacifico affermare che tra i tributi in vigore, l’IRAP è sicuramente quello più odiato dalle imprese. Ciò non dipende, come più volte ribadito, dall’ammontare prelevato in senso assoluto dal tributo. L’ostilità al tributo, emerge, quindi, dalla sua sostanziale indeducibilità quale causa di pagamento di imposte sui redditi anche con bilanci formalmente in perdita e, inoltre, perché calcolato con riferimento al costo del lavoro ovvero agli interessi passivi (elementi indeducibili dall’IRAP).

Questo per sottolineare l’importanza dell’orientamento della giurisprudenza che si va consolidando e che esclude una vasta platea di lavoratori autonomi e imprenditori individuali privi di organizzazione dalla sfera di applicazione del tributo regionale.

Senza entrare nuovamente nei particolari di questa esclusione, per cui questo ufficio è già intervenuto da ultimo con la Com. trib. 23.07.2010  n. 31  e con il Quesito 20.07.2010  n. 9/prot:CC 38/2010, si vuole solamente sottolineare che proprio oggi “Il sole24ore” ha dato ampio spazio all’argomento (vedi pag. 3 dell’allegato Norme e tributi), facendo il punto della situazione e rendendo evidenti le principali posizioni dell’Agenzia delle Entrate e della giurisprudenza fin qui emanate.

In particolare, nella pagina è presente una tabella (assolutamente non esaustiva)  dove sono indicati i profili dei professionisti e degli imprenditori individuali che, sulla base delle pronunce di prassi o di giurisprudenza, escludono il pagamento dell’IRAP. Per Vostra comodità di lettura si allegano gli articoli riportati nella pagina.