Comunicazione tributaria n. 1                (versione pdf. )

Roma, 6 febbraio 2009

 

 

 

Oggetto: Revisione congiunturale degli studi di settore – articolo 8 del DL n. 185 del 29 novembre 2008 convertito dalla legge n. 2 del 28 gennaio 2009

 

  

 

Sommario

 

1. Premessa: l’attività di revisione congiunturale degli studi di settore avviata nella riunione straordinaria della commissione esperti del 6 novembre 2008

2. La possibilità di prevedere tramite appositi decreti gli studi di settore validi per il 2008 

3. La validazione di 69 nuovi studi di settore per il 2008: la riunione dell’11 dicembre 2008

4. La raccolta dei dati per adeguare gli studi di settore alle crisi: le due differenti modalità  

 

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1. Premessa: l’attività di revisione congiunturale degli studi di settore avviata nella riunione straordinaria della commissione esperti del 6 novembre 2008

In questi ultimi mesi, come avrete senz’altro visto dagli articoli della stampa specializzata, l’opinione pubblica, in particolare il sistema delle imprese ed il mondo politico, sono ripetutamente intervenuti nel dibattito sulla crisi per mettere in risalto, anche, come gli studi di settore possano non essere più rappresentativi delle singole realtà imprenditoriali.

A tal riguardo, si ricorda che in data 6 novembre 2008 si è riunita, in seduta straordinaria, la Commissione degli esperti degli studi di settore al fine di analizzare il possibile impatto della crisi sulla capacità, degli studi stessi, di rappresentare correttamente le realtà imprenditoriali (cfr Com. trib. 14.11.2008, n. 103).

La convocazione, sollecitata dalla Confederazione, unitamente alle altre Organizzazioni della piccola impresa, ha permesso di analizzare, sulla base dei primi dati macroeconomici disponibili, i segnali di crisi e di stabilire un percorso che, necessariamente, deve mettere gli operatori economici, e chi li assiste negli adempimenti, nella possibilità di affrontare con la necessaria chiarezza l’adempimento relativo alla dichiarazione dei redditi del 2008 (per maggiori approfondimenti cfr Com. trib. 14.11.2008, n. 103 e Com. trib. 23.12.2008, n. 112).

La normalità economica fotografata dagli studi di settore è, infatti, costruita su dati del 2006, o precedenti, e pertanto, per i settori toccati dalla crisi, rappresenta un quadro economico che diverge profondamente dai risultati che le imprese stanno conseguendo.

Al termine della riunione è stato approvato un documento, condiviso dall’Amministrazione finanziaria,([1])in cui viene tracciato un percorso che inizia da una attenta analisi dell'impatto della crisi sui processi produttivi e sui mercati di riferimento delle imprese, e che porterà, entro marzo 2009, ad esprimere un parere sulla capacità degli studi di rappresentare le diverse realtà operative.

Entro marzo, quindi, si riunirà, in via straordinaria, la Commissione degli esperti sugli studi di settore che dovrà adottare le opportune soluzioni per consentire agli operatori economici, come sopra ricordato, di affrontare con la necessaria chiarezza gli adempimenti relativi alla dichiarazione dei redditi per il 2008.

Nello stesso documento, inoltre, veniva affermato che una volta presentate le dichiarazioni dell’anno 2008, sarà analizzato concretamente l’impatto della crisi sui singoli settori, sulla base, quindi, dei dati dichiarati dagli stessi contribuenti con riferimento all’anno 2008 e, dall’analisi, potranno scaturire ulteriori correttivi. Questi correttivi, oltre ad adeguare ulteriormente il ricavo di congruità in modo sicuramente più preciso, potrebbero permettere, in fase di selezione delle posizioni da controllare, l’eliminazione di quelle per le quali lo studio di settore non è più rappresentativo.

Nel documento della commissione esperti del 6 novembre 2008, si è deciso, inoltre, di inserire delle ulteriori domande nell’allegato studi di settore della dichiarazione UNICO-2009, per meglio cogliere gli aspetti della crisi economica, non già rappresentati dagli elementi contabili.

2. La possibilità di prevedere tramite appositi decreti gli studi di settore validi per il 2008

Nel decreto legge in oggetto due sono gli interventi che hanno riguardato gli studi di settore:

In questa sede interessa maggiormente il primo provvedimento con il quale il legislatore ha inteso rafforzare quelle che erano le determinazioni assunte nella commissione degli esperti del 6 novembre 2008 prevedendo, espressamente, all’articolo 8, una revisione congiunturale speciale degli studi di settore. Viene stabilito che al fine di tenere conto degli effetti della crisi economica e dei mercati, con particolare riguardo a determinati settori o aree territoriali, gli studi di settore possono essere integrati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, previo parere della Commissione degli esperti. Per l’integrazione si terrà conto dei dati della contabilità nazionale, degli elementi acquisibili presso istituti ed enti specializzati nella analisi economica, nonché delle segnalazioni degli Osservatori regionali.

Seppur il decreto non preveda un termine per procedere nella citata integrazione, la Commissione degli esperti ha stabilito che questo deve avvenire entro il mese di marzo 2009.

3. La validazione di 69 nuovi studi di settore per il 2008: la riunione dell’11 dicembre 2008.

L’11 dicembre 2008 si è riunita la Commissione degli esperti per la validazione di 69 studi di settore revisionati nel corso del 2008; tuttavia, prima di procedere all’analisi degli studi revisionati, ed anche alla luce del documento dalla stessa approvato il 6 novembre u.s., è stato formalizzato un generalizzato parere di astensione in merito alla capacità degli studi di rappresentare la realtà economica delle singole imprese, per il periodo di imposta 2008, anno in cui la crisi economica ha colpito in maniera significativa tutti i comparti produttivi.

Il parere di astensione formulato dalla Commissione è supportato dall’esigenza di “aggiornare” tutti gli studi di settore tenendo conto di una serie di considerazioni:

  1. assicurare l’efficacia rappresentativa dello studio rispetto alla realtà cui si riferisce;
  2. predisporre una valutazione selettiva dell’impatto della crisi economica registrata nel 2008 differenziata per singoli settori/aree territoriali;
  3. l’attività di analisi valutativa di cui sopra potrà essere effettuata soltanto a conclusione del periodo di esercizio 2008, stante l’impossibilità, ad oggi, di avere informazioni disponibili relative al periodo di imposta predetto (riferimento all’art. 8 del Decreto Legge 185/2008 che prevede la possibilità di intervenire su tutti gli studi successivamente al 31 dicembre 2008);
  4. aggiornare i livelli di congruità relativi ai singoli settori merceologici attraverso interventi mirati e selettivi ;
  5. la crisi verrà analizzata anche con riferimento agli aspetti territoriali (questo potrebbe essere anche maggiormente grazie all’art. 83, commi 19 e 20 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in Legge n. 133 del 6 agosto 2008, di cui si attende l’attuazione).

Ciò premesso, la Commissione ha ritenuto che, sulla scorta del disposto normativo menzionato, gli studi in evoluzione in tutti i modi dovevano essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale entro il termine del 31 dicembre 2008 ([2]),a condizione che entro il mese di marzo 2009 (in tempo utile per la prossima dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2008) siano inseriti appositi correttivi finalizzati ad adeguare la capacità degli studi ad intercettare gli effetti della grave crisi economica.

La Commissione inoltre ha espresso il proprio parere astenendosi sulla valenza degli studi per il periodo di imposta 2008 al fine di permetterne comunque  la loro applicazione per i periodi d’imposta anteriori al 2008 qualora  risultino più favorevole per il contribuente e su sua richiesta  Un parere negativo ne avrebbe impedito la loro pubblicazione e pertanto la loro applicazione retroattiva.

 In sostanza, l’approvazione e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli studi revisionati quest’anno rileva ai soli fini della retroattività, ovvero viene garantita ai contribuenti, laddove questi ultimi ne facessero richiesta, la possibilità di applicare retroattivamente gli studi, qualora presentino condizioni di miglior favore. Tale decisione deriva, in misura principale, dalla necessità di evitare defaticanti contenziosi in relazione a studi, quali quelli della meccanica e dell’impiantistica, che presentavano notevoli criticità (che sembrano in gran parte superate con l’ultima versione degli studi).

 Per il 2008 il prodotto informatico mostrerà due risultati:
4. La raccolta dei dati per adeguare gli studi di settore alle crisi: le due differenti modalità

 4.1 Direttamente attraverso il portale della Sose

Al fine di procedere all’integrazione degli studi, approvati ed in vigore per il 2008, la Sose (società per gli studi di settore), unitamente alla Confederazione e alle altre Organizzazioni della piccola impresa, ha predisposto appositi questionari (diversificati per settori: servizi, manifatturiero, commercio e professionisti). Tali questionari, qui allegati, con le relative istruzioni, sono compilabili, anche in forma anonima, collegandosi direttamente al portale della Sose (www.sose.it). Per facilitare la divulgazione dei questionari sulla home page della Confederazione è stato inserito un apposito link che rinvia alla pagine web della Sose. Consapevoli che solo una massiccia raccolta di informazioni può permettere di ben “tarare” gli studi da applicare per il 2008 si invita, pertanto, a fornire la massima collaborazione.

 

4.2 Mediante invio di tracciati record alla Sose

Per una raccolta più ampia di informazioni, Sose ha concordato con Assosoftware le specifiche tecniche e le modalità di invio (qui allegate), di una parte ([3]), dei dati richiesti dai questionari. Siete pregati di prendere contatto con le vostre software houses per l’estrapolazione, dai vostri programmi di contabilità, dei dati richiesti. A tal riguardo Assosoftware ha assicurato la piena disponibilità a collaborare con le software houses nel fornire chiarimenti in merito.

 

ATTENZIONE: i dati richiesti dovranno pervenire in Sose entro il 5 marzo 2009. Si consiglia di procedere all’estrapolazione dei dati successivamente alla chiusura della Comunicazione annuale IVA (28 febbraio 2009), in quanto si ritiene che, solo dopo tale data, i dati contabili saranno sufficientemente assestati.

 

  

a cura di Claudio Carpentieri  - Ufficio Politiche Fiscali

(CC/cc/studi_crisi)



[1] E’ appena il caso di sottolineare, infatti, che i rappresentati del  dipartimento  e dell’Agenzia delle entrate fanno parte della Commissione esperti (cfr Com. trib. 23.12.2008, n. 112).

[2] La pubblicazione dei 69 studi revisionati è avvenuta sul S.O. alla G.U. n. 304 del 31/12/2008.

[3] Si tratta solo dei dati contabili, quelli di natura finanziaria ovvero gli altri dati richiesti nei questionari potranno essere forniti solo mediante compilazione diretta sul portale della Sose.